mercoledì 10 febbraio 2010

Mettiamo il caso

Mettiamo che in una città toscana, mettiamo Pisa, il Comune stia cercando di costruire un parcheggio sotterraneo dal lontano 2002.
Mettiamo che sia successo di tutto: da infiltrazioni d'acqua (strano per una città come Pisa), a ritrovamenti archeologici (ancor più strano).
Mettiamo che il progetto sia stato modificato, che sia intervenuta la soprintendenza, che dei 396 posti auto preventivati se ne realizzeranno 278.
Mettiamo che i lavori dovessero finire nel 2005 e che da allora, con cadenza semestrale, l'assessore di turno comunichi la data di consegna dell'opera con il piglio dell'ultimatum.
Mettiamo che oggi un cittadino legga sul quotidiano locale il seguente titolo: "L'apertura del parcheggio slitta a maggio. Il Comune all'impresa cosrtuttrice: è il termine ultimo, altrimenti via ad azioni legali."
Ecco, quel cittadino è portato a pensare che si tratterà di un'autodenuncia.
Per manifesta incapacità.

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