lunedì 10 gennaio 2011

A Roma

A Roma si dice "bira" e "tera" e "gli hanno menato".
Si sta ore in auto per raggiungere un qualunque posto e poi non si sa dove ficcarsela l'auto e si tende ad essere tutti un po' nervosetti.
Ci sono delle mostre a Roma, la più bella di tutte è all' auditorium, quello di Renzo Piano, è gratis e s'intitola "Dove dormono i bambini".
Foto di facce e giacigli che sono tutto ciò che serve per raccontare una storia.
Nei momenti liberi si mangia molta pizza, farcita con qualunque cosa e spesso molto buona. Nelle giornate migliori ci scappa anche qualche supplì.
A Roma non si fa la raccolta differenziata, perché, ti rispondono, non ci sono abituati.
Frattanto i muri sono tappezzati di manifesti politici dai toni aspri e dai contenuti elementari (nel senso delle scuole).
Esempio: manifesto del PD: "Alemanno ha fatto assumere 4000 amici" e di contro, manifesto PDL "La giunta Veltroni ha lasciato 12 milioni di buffi. Zingaretti è amico di Veltroni."
A Roma dicono (e scrivono) "buffi", che non vuol dire "persone divertenti", vuol dire "debiti".
Per le strade ci sono molti fiorai e molte fontane.
Quest'anno il mercato di piazza Navona è stato smontato il sette gennaio, qualcuno si ricorda che anni fa aspettavano la domenica dopo befana e si compravano le cose con pochi soldi.
Il Tevere doveva essere ancora biondo e magari i battelli ci galleggiavano sopra.

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