giovedì 30 aprile 2009

Parola d'ordine: "Camera cinque."

Un fine settimana intero a rispondere così.

“Due caffè, per favore.”
“Un euro e ottanta.”
“Camera cinque.”

“Si possono avere due lettini?”
“Camera cinque?”
“Sì.”
“Sono questi.”

“Due focacce e due coche.”
“Camera cinque.”

Il secondo giorno ti sei abituata e ti pare un concetto estendibile alla vita tutta.

“Tre delusioni, un mal di denti, la fila al supermercato.”
“Camere cinque.”

“La frustrazione, il tradimento, i dolori mestruali.”
“Camera cinque.”

“La sveglia che suona, i giorni di pioggia.”
“Camera cinque.”

Potrebbe essere un'idea: magari te ne vai prima e non fai in tempo a pagare il conto.

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