giovedì 21 gennaio 2010

Un bel bombolone con la crema

Se avete una sera libera, o un pomeriggio, andate al cinema.
C'è un film.
E' tanto tempo che al cinema non c'è un film.
E poi è un film italiano e si sentono i dialoghi.
S'intitola "La prima cosa bella" e parla di una donna e di un uomo e di un'altra donna, ma non come credete voi.
Racconta una madre, un figlio e una sorella e poi anche un padre e una zia e tutta quella gente che sta dentro ad una vita. Una sola.
E' un film che è stato scritto e poi diretto e poi interpretato con amore e dedizione.
Quando uscirete dal cinema sarete contenti anche e soprattutto di questo, perché ci riconoscerete un lavoro e una passione in un periodo storico che ci fa dimenticare dell'uno e, specialmente, dell'altra.
E' un affresco di Livorno così com'è, senza nessuna voglia di cartoline.
Le cartoline sono più facili, ma invece a volte ti capita di avere per madre una forza della natura che ti rovina la vita, mentre lei se la succhia e tu non impari neanche a respirare e te ne rimani rigido e silenzioso a comporre poesie nate per i piedi.
Io mi sono portata a casa l'affettuosa ruvidità dei rapporti fraterni (un lutto irrimediabile per chi abbia la sventura di essere figlio unico); certi amari silenzi prima di un'esilarante battuta e un bombolone con la crema, che, magari, un giorno o l'altro, mangerò.

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