lunedì 15 dicembre 2008

Quelli subito dopo i primi


Ho visto “Cinderella man” che è un film fatto a film e a me è piaciuto.
Racconta di un uomo che si guadagna il riscatto a pugni, quando ormai dovrebbe essere troppo tardi.
Accanto a quest’uomo ce n’è un altro più basso e bruttino, che ho trovato irresistibile.
Si chiama Joe Gould è uno sfortunato impresario di box, ma in realtà fa il Secondo, quello che sta nell'angolo e assiste il pugile durante l’incontro.
Ho sempre avuto una passione per i Secondi e questo è perfetto.
E’ leale e spiritoso, piccolo e scaltro, incredulo e pragmatico.
E vedendo il film, mi sono ricordata qualche interminabile pomeriggio della mia pubertà passato nella bella casa di Guido il disegnatore.
Avevo accesso alla stanza dei giochi. I giochi li aveva costruiti Guido per i propri figli e ce n’era uno che era un ring con tanti pugili ed altrettanti Secondi disegnati a china e poi lucidati e messi ognuno sul proprio piedistallo.
I pugili non m’interessavano, toccavo, incantata, i Secondi con i loro secchi e le loro spugne, con quelle facce segnate da vite misteriose (perché di chi dà pugni si sa sempre tutto, ma di quelli che stanno fuori dalle corde no: si sa poco o niente). Dicevo: “Fuori i Secondi” che era una frase che mi piaceva moltissimo e loro cominciavano ad agitarsi intorno al ring.
Il mio preferito era alto, grasso, pelato e sembrava molto stanco, ma era lì: c’era sempre.
Perché i Secondi sono così: ci sono. Sono quelli che ti incitano anche quando non lo fa nessuno, quelli di cui incroci lo sguardo quando ormai è tutto fuori fuoco, quelli che ti spalmano di grasso le ferite e ti allungano il secchio per sputare e ti rimettono il paradenti, quelli che ti urlano contro e i primi che abbracci quando hai vinto.
Sono così, sono quelli dietro le corde, con la spugna in mano e sono gli unici che sanno quando gettarla.

p.s.: Per l’interpretazione di Joe Gould, Paul Giamatti è stato candidato all’Oscar. Non lo ha vinto.

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